FUMO
L’ipnosi è una tecnica efficace per liberarsi dalla DIPENDENZA DALLA NICOTINA, sia essa forte o debole. L’ipnosi rafforza la motivazione di smettere di fumare.
Il meccanismo utilizzato è quello della suggestione. In ogni fumatore esiste una parte che ha sempre desiderato smettere di fumare. Il terapeuta aiuta il paziente a cercare questa sua parte e ad amplificarla.
L’ipnosi aiuta in seguito a calmare i SINTOMI DI ASTINENZA e limitare i comportamenti additivi (per esempio mangiare dolciumi).
Nelle fasi finali della terapia, con l’auto-ipnosi, il paziente rafforza la sua autonomia e visualizza il futuro definitivamente libero dal tabacco.
E’ difficile avere statistiche precise sul successo dell’ipnosi nella dipendenza dalla nicotina. L’Associazione Francese per lo Studio dell’Ipnosi Medica stima a circa 40% il tasso di pazienti curati con ipnosi che smettono di fumare per almeno 6 mesi (periodo dopo il quale il tasso di recidiva è molto basso).
Un recente studio (*) su pazienti a cui la nicotina é già stata la causa di un’ospedalizzazione (problemi cardiaci o polmonari) ha mostrato che l’ipnosi è più efficace della farmacoterapia (patch di nicotina / buproprion) nell’aiutare a smettere di fumare. E non ha effetti secondari…
Malgrado questi dati le terapie non medicamentose sono spesso trascurate nella pratica clinica e ambulatoriale . Uno studio dell’università di Losanna (**) ha mostrato che al paziente desideroso di smettere di fumare viene sistematicamente proposto l’aiuto farmacologico e solo nel 8% l’aiuto dell’ipnosi
ATTENZIONE : LA MOTIVAZIONE DEVE ESSERE PERSONALE.
un paziente spinto a smettere di fumare senza esserne convinto fallirà anche con l’ipnosi
Referenze
* Hasan FM ( 2014). Hypnotherapy is more effective than nicotine replacement therapy for smoking cessation. Results of a randomized controller trial. Complement Ther Med 22(1):1-8
Tahiri M ( 2012). Alternative smoking cessation aids. A meta-analysis of randomized controlled trials. Am J Med 125(6):576-84
** Jacot I ( 2009). Self reported smoking cessation activities among Swiss primary care physician. BMC Fam Pract 25: 10-22